Monte dei pegni o compro oro? Questo è il dilemma per chi vuole vendere oro usato ma non sa in quale delle due attività conviene recarsi. La scelta dipende dal motivo che spinge a vendere, dall’eventuale urgenza di ottenere liquidità, da quanto si è disposti a pagare di commissioni e dal valore affettivo dei beni in oro. Fattori di natura personale o di natura finanziaria: per scegliere con sicurezza, meglio comprendere le caratteristiche che differenziano le due modalità di compravendita.

Chi vuole vendere oro o argento usato, si trova davanti a due opzioni: lasciarli in pegno presso il Banco dei Pegni, oppure vendere presso un Compro Oro. Ma se si prendono in considerazione i dovuti fattori, è possibile capire quando conviene rivolgersi all’uno e quando è più vantaggioso rivolgersi all’altro.

Non è escluso, infatti, che la stessa persona possa scegliere di preferire il banco dei pegni per impegnare una collana a cui è molto legato, ma optare per la vendita presso un compro oro di un anello ricevuto in regalo da un ex e di cui ci si vuole disfare per sempre.

A Roma, la nostra sede Orolive è vicina alla principale agenzia di credito su stima Affide in Piazza del Monte di Pietà, 32/A.

Banco dei pegni o compro oro: le caratteristiche che portano alla scelta

Nel caso in cui si abbia bisogno di ottenere della liquidità immediata o, semplicemente, si desideri non avere più dell’oro usto in casa –magari di gioielli che non si usano più o di un servizio di argenteria fuori moda-, ci si troverà davanti a due strade. Prendere quella verso il monte di pietà comporta, sì, l’ottenimento di denaro, ma da intendere come un prestito e non come il risultato di una compravendita.

Se, invece, sceglierete di vanire da Orolive, si firmerà un contratto di vendita al quale segue un pagamento in contanti immediato (per cifre uguali o inferiori a 499,00€) o a mezzo bonifico (per cifre superiori a 499,00€).
Questa è la differenza sostanziale fra un compro oro e il banco dei pegni.

Un secondo fattore da prendere in considerazione è il valore affettivo che si ha verso i beni preziosi. Se il gioiello che si intende vendere non è carico di valore sentimentale, di un legame familiare, di particolari ricordi felici, e dunque, separarsene non comporta un grande peso emotivo, la scelta può ricadere sul compro oro, dal quale non si potrà riavere indietro il gioiello venduto.

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Se invece non si vuole rinunciare alla possibilità di rientrare in possesso dei gioielli, ma si ha comunque la necessità di ottenere un prestito, impegnare i beni al monte dei pegni risulta essere la scelta più idonea. Presso questo istituto di credito, infatti, il cliente potrà ritirare gli oggetti lasciati a garanzia del prestito non appena avrà terminato di saldare la restituzione del finanziamento (ma anche prima).

A questo punto bisogna valutare l’importo che si necessita ottenere come fattore da considerare nella scelta prestito vs vendita. La cifra che viene concessa in prestito al cliente che si rivolge al monte di pietà, corrisponde ad un valore inferiore a quello del mercato dell’oro. Si basa, invece, sulla stima sulla rivendibilità dell’oggetto sul mercato; al contrario, la valutazione dell’oro eseguita dal compro oro viene effettuata sulla base della quotazione dell’oro in tempo reale, che rispetta i valori stabiliti dal mercato finanziario mondiale, al netto delle dovute commissioni di agenzia.

Anche in questo caso, non c’è una risposta unica che determina la scelta: se è sufficiente ricevere la somma data in prestito dal banco dei pegni per coprire le proprie necessità, ci si rivolgerà a questo ente; si propenderà per un compro oro se ambisce ad ottenere la massima valutazione dei gioielli.

Ad influire notevolmente sulla selezione c’è anche la questione del rimborso. Il banco dei pegni è un sistema che eroga un prestito veloce per conto di istituti bancari o società finanziarie. Quindi, proprio come se si trattasse di un qualsiasi altro tipo di prestito, di mutuo o di fido, la persona che consegna il proprio bene per garantirsi il prestito in denaro, dovrà provvedere alla restituzione della quota entro i limiti di tempo stabiliti in fase di stipulazione. Se non riesce a coprire la cifra prestata (con l’aggiunta degli interessi) entro lo scadere della finanziaria, si dovrà “pagare pegno”, che in questo caso comporta la perdita del diritto di proprietà dei gioielli o degli oggetti impegnati.

Secondo questa logica, la persona che ha la certezza di poter rimborsare il prestito entro il termine stabilito, può valutare la scelta del monte dei pegni. Ma se non vuole rischiare di incorrere in complicazioni finanziarie, perché non si sa se e quando si potrà restituire il prestito, è meglio che scelga di vendere l’oro al compro oro.

monte-dei-pegni-romaIn merito ai tassi di interesse, è opportuno informarsi bene con il monte di pietà per conoscere le percentuali da corrispondere. Per quanto riguarda il compro oro, invece, non sono previsti tassi di interesse, ma verranno applicate delle piccole commissioni d’agenzia. Rispetto ai tassi di interesse, comunque, le commissioni di Orolive sono fra le più basse di Roma, potendo contare sulla nostra vastissima clientela.

 

Compro oro o monte di pietà? Pro e contro

Dopo aver esaminato tutti questi fattori, non rimane che eseguire un’analisi dei pro e dei contro di cui si gode e a cui si rinuncia se si sceglie di impegnare gioielli al banco dei pegni o di vendere al compro oro.

Vantaggi del compro oro

La valutazione dell’oro usato offerta dai compro oro segue i valori di mercato dettati dalla Borsa di Londra, ed essendo basata sui prezzi di mercato attuali, puoi controllare la quotazione dell’oro usato qui ancor prima di venire in agenzia e arrivare già con un’idea approssimativa sulla valutazione che si riceverà. Oppure, puoi richiedere la quotazione al telefono al 0697605233 o su WhatsApp al 3245328159.

Se il cliente accetta la proposta di valutazione, la trattativa di vendita è veloce e verrà illustrato ogni passaggio con chiarezza. Al termine della compravendita, riceverai un pagamento immediato e non avrai contratto alcun debito né dovrai adempiere ad obblighi per il futuro.

Svantaggi del compro oro

La vendita del bene prezioso è definitiva e l’oro venduto non potrà più rientrare in tuo possesso.

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Vantaggi del banco dei pegni

Il principale pro associato alla scelta di chiedere un prestito al banco dei pegni lasciando a garanzia degli oggetti in oro, è la possibilità di riscattare l’oro impegnato non appena l’intero prestito più gli interessi verranno ripagati. Questi interessi e gli eventuali costi vengono indicati in maniera trasparente e vengono comunicati in fase di valutazione dell’oro, che viene eseguita da periti bancari esperti, dunque non si rischia un’eventuale svalutazione.

Svantaggi del banco dei pegni

Gli stessi interessi, a cui si aggiunge il periodo di tempo limitato del prestito, possono condurre al rischio di perdita dell’oro nel caso in cui non si riesca a coprire i costi entro quel termine stabilito. Se gli interessi si accumulano, è più probabile che la persona che ha impegnato i suoi gioielli non riesca a saldare il debito contratto con l’istituto di credito e che sia obbligato a cedere al banco dei pegni i suoi averi in oro.

Infine, il prestito concesso dal banco dei pegni è generalmente inferiore al valore effettivamente stimato dell’oro.