I motivi che rendono lo spettrometro fondamentale per un compro oro professionale
Lo spettrometria XRF è probabilmente la scoperta più importante e rivoluzionaria per il settore dei metalli preziosi, ed in particolar modo per i compro oro, ma qualcuno proprio fra i “sedicenti” esperti del settore, cerca di sminuire l’importanza di questo strumento.
Prima di spiegare bene non solo perché è utile, ma perche è FONDAMENTALE, soprattutto per voi clienti, questo tipo di analisi, lasciate che vi illustri in maniera molto sintetica il suo funzionamento.
Citando wikipedia:
“La spettrofotometria XRF (X-ray fluorescence spectroscopy o X-ray fluorescence) è una tecnica di analisi non distruttiva che permette di conoscere la composizione elementale di un campione attraverso lo studio della radiazione di fluorescenza X”.
Detto in maniera molto semplice, si sparano raggi X su di un corpo ed in pochi secondi il risultato che si ottiene, è l’esatta composizione chimica del suddetto.
E’ una tecnica che si usa da molti anni, ad esempio in geologia, per lo studio delle rocce ma che ha moltissimi utilizzi, ad esempio in biologia e medicina, senza dimenticare i metalli preziosi.
L’uso dello spettrometro con i metalli preziosi
Se questa macchina riesce ad analizzare con precisione la composizione chimica di una roccia, figuriamoci quello che può fare con i metalli preziosi, è ovviamente uno strumento favoloso.
Nel nostro settore, specialmente in campo industriale, è fondamentale conoscere la composizione del metallo, per determinare la caratura e di conseguenza il valore dell’oro.
In circa trenta secondi, il raggio analizza l’oggetto sottoposto ad analisi e mostra la quantità di oro presente all’interno.
Considerate che prima di questo metodo, si potevano analizzare (saggiare) i metalli preziosi esclusivamente con il metodo della coppellazione, anch’esso molto preciso ma molto più lento. Per ottenere il risultato con questo metodo occorrono infatti ore di lavoro, niente a che vedere con i pochi secondi dello spettrometro.
La differenza tra i due metodi è evidente, non per nulla lo spettrometro è uno strumento ormai obbligatorio per le grandi fonderie, che devono analizzare quotidianamente centinaia lingotti ed hanno bisogno di uno strumento preciso e soprattutto veloce.
I raggi X dello spettrometro, seppur potenti, non riescono ad analizzare il centro di un lingotto, non hanno infatti una forza che gli consente di andare cosi in profondità all’interno di un metallo.
Per questo motivo, il lingotto viene trapanato sopra e sotto, viene fatto uno “stacco” in termini tecnici, e ne vengono analizzati i trucioli ricavati.
Questa passaggio è usata come pretesto dal “sedicente esperto” per validare la sua teoria sull’inutilità dello spettrometro XRF in un compro oro: secondo la sua tesi infatti bisognerebbe fare lo “stacco” per ogni oggetto da analizzare.
In realtà questa è una vera e propria una stupidaggine, e svela molto sull’incompetenza di taluni saccenti.
Il fatto che uno spettrometro non riesca ad entrare per centimetri dentro un lingotto, non vuol dire che si fermi alla superficie, i raggi infatti riescono ad entrare al’interno del solido per diversi micron di spessore, valore più che sufficiente per renderlo utilissimo anche nei compro oro.
Ad esempio è in grado di distinguere tranquillamente oggetti in oro giallo da oggetti bagnati e/o placcati in oro, il tutto senza trapanare nulla. Oppure a distinguere il ferro rodiato dell’oro bianco, cosa che ad esempio il test dell’acido non riesce a distinguere bene.
Ho volutamente menzionato il test con l’acido, l’unica procedura che il compro oro normale esegue per la valutazione dell’oro. Per capire l’importanza di uno spettrometro dobbiamo prima parlare di questo metodo.
Il test dell’acido nitrico: Qualche Pro, Diversi Contro
L’analisi con l’acido nitrico è il test che viene comunemente eseguito in un compro oro per determinare la caratura e quindi il prezzo di un oggetto.
Non mi voglio soffermare troppo sulla procedura, su youtube ci sono diversi video ben fatti che ne spiegano il funzionamento.
Detto brevemente:
- il test si esegue attraverso del liquido contenente acido nitrico.
- L’acido è diluito in maniera differente, affinché reagisca solo ad una determinata caratura d’oro.
- Ci sono diverse bottigliette di acido a seconda della caratura che si vuole esaminare.
Per determinare la caratura di un oggetto, questo viene strisciato (tecnicamente Saggiato) con forza contro una pietra (pietra di paragone) per lasciare un segno, una traccia del metallo, su di essa, dopodiché si mette una goccia di liquido reagente.
A seconda di come reagisce l’oro si stabilisce la caratura del metallo:
- Se non succede nulla e la striscia di oro rimane ben visibile, la caratura del metallo è uguale quella riportata sulla boccetta di acido utilizzato (in realtà potrebbe essere anche oro superiore).
- Se invece la traccia tende a sparire, probabilmente l’oro è una caratura più bassa e bisogna fare in test con la bottiglietta di acido con la caratura inferiore.

Il compro oro infatti ha a disposizione diverse bottigliette di acido per ognuna delle carature principali (solitamente 22, 18,14 e 9kt) con le quali capire l’esatta caratura del metallo analizzato.
Prima di analizzare le gravi problematiche che possono sorgere con questo test, devo necessariamente fare un DISCLAIMER:
Ritengo il test con l’acido nitrico un metodo veloce ed in determinate e precise circostanze molto attendibile, io lo utilizzo quotidianamente, anzì posso confermare che l’80% delle mie analisi vengono effettuate esclusivamente con questo metodo.
Il restante 20% delle mie analisi vengono invece condotte affiancando a questo test (che comunque utilizzo sempre) il ben più preciso test con lo spettrometro XRF.
L’ottanta per cento delle mie analisi comprendono quasi esclusivamente i gioielli in oro giallo 750 (il classico oro a 18kt che tutti noi abbiamo), come ad esempio un anello, un bracciale oppure un ciondolo.
In questi casi, per questo tipo di oro giallo, che ripeto è la caratura più comune, questo test è più che sufficiente. Raramente sono necessari ulteriori test più approfondimento. La stessa cosa però non si può dire per i gioielli con carature superiori o inferiori al 18carati.
In questi casi infatti iniziano a sorgere alcuni problemi riguardanti l’affidabilità del risultato del test e la trasparenza dell’operazione fatta, due elementi a cui un compro oro dovrebbe dare molta importanza.
L’approssimazione del test con l’acido nitrico
Come scritto prima, le bottigliette di test coprono le principali carature. Generalmente un compro oro, si spera che abbia almeno quelle principali: 22, 18, 14 e 9kt. Il primo problema è proprio questo, il test valuta le carature principali, ma queste non sono le uniche esistenti. Ad esempio ci sono le medaglie commemorative in oro 900 (21,5kt), ci sono gioielli in oro 500 (12kt), per non parlare dell’oro puro 999 (24kt).
Se vuoi vendere una di queste carature devi farti il segno della croce, sperare che da qualche parte nell’oggetto ci sia il punzone con la caratura del metallo e che il negoziante sia cosi onesto e serio da valutartelo nella maniera corretta.
Il primo problema sta tutto qui:
Il test con l’acido nitrico è fondamentalmente una approssimazione. Se nell’oro 18kt risulta essere una approssimazione più che tollerabile, negli altri casi lo è molto meno.
Mettiamo il caso che tu voglia vendere un bel bracciale in oro 12kt. A meno che il negoziante non abbia la boccetta per il 12kt (che non ho mai visto in un negozio), se si mette una goccia del reagente a 14kt la striscia scompare un po’, mentre con il 9kt resta.
Vuoi scommettere che 9 commercianti su 10 te lo pagano come oro 9kt?
Alla stessa maniera potrebbe accadere con le carature più alte. Una volta un cliente mi ha venduto un bracciale che si era fatto fare su una sua precisa richiesta in oro 24kt. Se non avessi avuto lo spettrometro, come avrei potuto stabilire l’esatta caratura visto che non esiste il reagente a 24kt?
Vuoi scommettere che 9 commercianti su 10 lo avrebbero pagato al massimo come oro 22kt?
La poca trasparenza del test con l’acido nitrico
Come ho scritto in precedenza l’acido reagisce solamente quando la striscia di oro è di caratura inferiore a quella del liquido. L’acido per il 18kt quindi si comporta alla stessa maniera sia se analizzi un ciondolo 18kt che ad esempio una sterlina d’oro inglese (oro 917, 22kt).

Questo significa che volendo è possibile utilizzare un acido per carature basse su di un gioiello di caratura superiore per cercare di comprarlo ad un prezzo molto inferiore al suo reale valore.
Inoltre devi sapere che il colore del reagente è uguale tra tutte le boccette, non ci sono differenze. E’ impossibile riconoscere se l’acido usato è quello giusto a meno che non lo si porta in un laboratorio di analisi. Capisci dove voglio arrivare?
Facciamo finta che tu voglia vendere un bracciale molto pesante in oro 14kt (ma l’esempio è valido con tutte le carature…) e di fronte a te c’è un negoziante in malafede che ti vuole fregare.
Il delinquente ha messo il reagente per oro 18kt nella bottiglietta del 14kt.
Questo significa che quando fa la “tocca”, la striscia viene mangiata con il 14kt taroccato, mentre rimane chiara con il reagente del 9kt.
Ecco che ti viene valutato il tuo bracciale in oro 14kt come uno da 9kt, al cambio odierno parliamo di circa 14,00€ al grammo in meno.
I problemi sorgono principalmente per carature diverse dal 18 carati, e ti assicuro che non parliamo di pochi gioielli. Tutti quelli asiatici ad esempio sono per la maggior parte in oro 22kt, quelli americani invece sono 14kt, in Grecia si usa molto l’oro 9kt.
Può capitare quindi di avere gioielli di cui non si conosce il reale caratura e di conseguenza il valore.
In questi casi l’utilizzo del solo acido nitrico come test non solo è sbagliato perché fortemente impreciso, ma mette il cliente in grave rischio di svalutazione specie se di fronte a compro oro in malafede.
Discorso a parte poi per quanto riguarda i denti ed i rottami odontoiatrici in generale. Chi dice che valuta questi oggetti con l’acido è ridicolo. E’ praticamente impossibile essere precisi per via della composizione chimica della lega dentale.
Per loro i denti hanno una caratura SEMPRE inferiore perfino dell’oro 9kt (vorrei chiedergli come fanno a dirlo visto che l’acido arriva a 9kt), mentre in REALTA‘ vi posso garantire che la maggior parte di questi rottami sono in oro 12/14kt ed in alcuni casi si arriva anche ai 20kt.

Se la differenza tra l’oro 14kt ed quello 9kt è di circa 14€ al grammo, figurati quanto possono pagare questo tipo di metallo… secondo me si arriva tranquillamente a venti euro in meno AL GRAMMO!!
Ho scritto un articolo intero sui rottami odontoiatrici che ti consiglio di leggere.
Lo spettrometro XRF per la valutazione dell’oro.
Per la valutazione dell’oro usato l’analisi spettrometrica è semplicemente favolosa. Se la dovessi definire con una parola la definirei TRASPARENTE.
Il suo utilizzo in un compro oro è una tutela per tutti. Grazie a questo strumento, il negoziante è sicuro di quello che compra. L’analisi spettrometrica è infatti in grado di distinguere chiaramente oggetti in oro da semplici oggetti placcati ad esempio.
D’altro canto il venditore è sicuro che gli venga riconosciuta l’esatta caraura dei suoi preziosi, infatti a differenza degli acidi che procedono a larghi step, lo spettrometro riconosce la caratura completa da 0 a 24kt.
Lo possiamo definire un metodo win win, vincono tutti.
Ovviamente come per tutti gli oggetti tecnologici, ci sono macchine e Macchine, alla stessa maniera ci sono spettrometri e Spettometri.

Da OroLive ci siamo affidati al top di Gamma, lo spettrometro Niton DXL della Thermo Scientific™ assoluto leader del settore che ha sviluppato questa macchina proprio per il settore dei metalli preziosi. E’ in grado di analizzare con facilita 21 elementi della tavola periodica tra cui tutti i metalli preziosi (quindi anche argento, platino e palladio ad esempio).
La cosa bella è che il risultato dell’analisi lo puoi vedere direttamente tu. E’ una macchina progettata per essere messa sul bancone di lavoro in modo che il cliente possa vedere tutto il funzionamento ed anche i risultati.
L’analisi di un oggetto dura 30 secondi. Non è molto, ma è ovvio che se dovessimo vedere ogni singolo oggetto che ci viene portato ogni giorno, non si finirebbe mai. Come ho scritto prima, non è una macchina che deve essere utilizzata per ogni operazione, ma solo quando occorre. Consideralo il Jolly del negozio.
Se è cosi utile allora, ma perché non ce l’ha praticamente nessun compro oro?
Un motivo, ma fortunatamente parliamo di casi molto rari, riguarda negozianti in malafede per i quali lo spettrometro è una macchina TROPPO ONESTA. Per loro la trasparenza non è un obiettivo da perseguire ma un male da evitare. Le quotazioni in tempo reale, la bilancia a vista digitale, le informazioni telefoniche, l’analisi spettrometrica non sono altro che un intralcio per il loro business.
Il motivo principale però è senz’altro il costo dello strumento.
Essendo una macchina altamente sofisticata è, di conseguenza, anche molto costosa.
In questo momento il prezzo si aggira intorno a quello di una berlina di fascia media, non parliamo quindi di qualche migliaio di euro ma di qualche decina.
Può capitare che un semplice compro oro non li voglia investire nella propria attività oppure non abbia una mole di lavoro che ne giustifica un simile investimento.
Questo è un fattore da considerare ed onestamente non mi sento di condannare chi non può permettersela visto anche i tempi che corrono. Io stesso ci ho messo anni per poterla acquistare.
Non capisco però gli autoproclamatisi Leader del settore: con i loro Compro oro n.1 al mondo, da decine di migliaia di transazioni effettuate, con i loro quintali di oro acquistati, perchè non investono nelle loro aziende in un macchinario come questo? Ne gioverebbero loro ma sopratutto la loro clientela.
Non solo non lo fanno, ma alcuni hanno anche il coraggio di scrivere che la spettrometria non serve nei compro oro.
In un settore pieno di truffe ad ogni angolo disprezzare una macchina cosi importante, dire che non serve, vuol dire prendere in giro i clienti ed onestamente io li rispetto troppo per poterlo permettere senza ribattere.
Con questo articolo ho sbugiardato anche questa assurda tesi, ora spetta a voi cercare il compro-oro in cui siete davvero rispettati come clienti, siete accompagnati con la giusta professionalità e gli strumenti giusti.
Vuoi conoscere la valutazione oro usato oggi al grammo e scoprire il prezzo a te riservato? Contattaci!
A differenza di molti colleghi siamo sempre disponibili a farvi una valutazione REALE a distanza.
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