oro semplice:
Valerio Saltari

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On 13 Luglio 2017
Last modified:23 Maggio 2018

Summary:

L'oro semplice 18 carati è l'oro dei gioielli che tutti possediamo. In cosa è diverso dall'oro 24 carati e perchè? Scopriamo le leghe e il loro uso pratico.

7 domande sull’oro semplice 18 carati.

Anche chi non si è mai rivolto a un ComproOro per una valutazione sa che l’oro 24 carati va distinto dall’oro 18 carati sia per una questione di qualità che di valore. Per descrivere queste differenze, proprio recentemente ho dedicato uno spazio del blog alla descrizione delle caratteristiche dell’oro 24 carati, anche detto oro fino o oro puro. Ora, invece, mi dedicherò a quella dell’oro semplice (anche detto lavorato), di 18 carati o meno. Come? Rispondendo a qualche comune domanda.

In cosa si distinguono oro fino e oro semplice?

Si può rispondere con una sola parola: la purezza. L’oro fino è oro puro al (quasi) 100% e l’oro semplice è meno puro perché è lavorato assieme ad altri metalli, formando delle leghe.

Leghe dell’oro? Perché?

Il motivo per cui si debba ricorrere alle leghe è legato proprio alla purezza dell’oro: essendo un metallo molto morbido e malleabile, non è possibile lavorarlo bene per creare gioielli e oggetti aurei che durino nel tempo, perché sarebbero troppo flessibili e fragili. Unendolo invece ad altri metalli, gli orefici hanno a disposizione una lega sì meno pura, ma più duratura e lavorabile.

Anello Bulgari B.zero1 rigenerato in vendita presso la gioielleria Orolive
Anello Bulgari B.zero1 rigenerato in vendita presso la gioielleria Orolive

Inoltre, i famosi colori dell’oro, giallo, bianco e rosa, sono ottenuti proprio grazie a leghe: unendo rame e argento si ottengono l’oro giallo o il rosa in base alle quantità; con palladio, argento, nichel o zinco si ottiene l’oro bianco.
A proposito di leghe d’oro, ecco uno splendido esemplare di anello Bvlgari collezione Bzero.1 in oro bianco, giallo e rosa che potrai acquistare nella gioielleria di OroLive a un prezzo davvero concorrenziale.

Come riconoscere la lega di un gioiello in oro?

Grazie alla punzonatura, cioè la marchiatura dei gioielli, è possibile a chiunque capire che tipo di oro si ha fra le mani: basta cercare in un punto poco visibile dell’oggetto d’oro, il piccolo marchio impresso che riporta la cifra della finezza dell’oro contenuto: 999 per l’oro puro (non si marchia con il 1000 perché una piccolissima quota di impurità resta sempre) e 750 per l’oro semplice.
Ma attenzione! I gioielli che tutti possediamo sono sempre in oro 750 e quasi mai in oro 999, mentre i lingotti usati come investimento in oro sono sempre in oro 999! Se dovessi avere qualche dubbio, chiedi al tuo gioielliere di fiducia.

Punzone 750
Punzone 750 (ingrandisci la foto)

Cosa vuol dire 750 inciso su un gioiello in oro?

Devi sapere che la purezza dell’oro si misura sia in carati che in millesimi. Se si considera il valore di 1000 per l’oro puro, allora 750 vuol dire che in un oggetto d’oro, 750 parti su 1000 sono composte di oro (cioè i ¾), mentre le restanti 250 parti sono composte degli altri metalli usati per la lega.
L’oro 750 e l’oro 18 carati sono la stessa cosa, cambia solo l’unità di misura. Molto semplice, no?

Come viene usato l’oro 18 carati?

Il principale utilizzo che si fa dell’oro 18 carati è, appunto, la creazione di gioielli. In pratica ogni gioiello che possiedi è fatto di oro semplice, così come tutti quelli che i clienti portano a vendere da OroLive. Dopo una bella rigenerazione che li rende pari al nuovo (che cos’è la rigenerazione?), tutti i gioielli che vengono acquistati dai ComproOro possono essere rivenduti in apposite gioiellerie dell’usato.

Orecchini Zaffiri gialli e blu con diamanti in vendita presso la gioielleria Orolive
Orecchini Zaffiri gialli e blu con diamanti in vendita presso la gioielleria Orolive

E gli oggetti in “oro povero”?

Ogni tanto può capitare, sia a te che a me in negozio, di avere fra le mani oro di caratura inferiore ai 18. Sto pensando, per esempio, all’oro con cui si fanno le sterline inglesi o i marenghi, oro a 22 carati (anche detto oro 916), oppure all’oro 12 carati (o 585), 9 carati (375) e 8 carati (333). Con queste leghe, che contengono poco oro, vengono prodotti gioiellini per bambini, medaglie e monete commemorative, ciondoli. Hanno un valore inferiore all’oro 24 o 18 carati, ma valgono comunque qualcosa. La borsa di Londra che quotidianamente si occupa di quotare l’oro, stabilisce il prezzo al grammo anche dell’oro 14 e 9 carati. Se avessi dei dubbi, basta venire da OroLive in via Acciaioli 4 a Roma: in pochi secondi scopriremo assieme non solo che tipo di oro possiedi, ma anche che valore esatto ha.

Cosa accade ai gioielli venduti nei ComproOro?

Per la maggior parte dei gioielli -quando non si tratta di gioielli importanti o perfetti per essere rivenduti- la fusione è la strada maestra. E la fusione è, in un certo senso, il ritorno alle origini ma anche a una nuova vita per l’oro. Pensaci bene: per essere lavorato, sia che sia fino o no, l’oro deve essere fuso. Per essere unito in lega con altri metalli, deve essere fuso. Per essere riutilizzato, deve essere fuso. La parte affascinante -e direi magica- è che la fusione permette a un gioiello di oro semplice di diventare magari un lingotto di oro puro. Infatti, durante la fusione avviene la divisione dai metalli “non nobili” della lega. Una sorta di “ripulitura”, di ritorno alla purezza originaria, che rende l’oro da semplice a fino. Pronto per una nuova avventura!

L'oro semplice 18 carati è l'oro dei gioielli che tutti possediamo. In cosa è diverso dall'oro 24 carati e perchè? Scopriamo le leghe e il loro uso pratico.